TRADIMENTO – Ambulanza sotto la pioggia: riusciranno a salvarlo?
Un temporale furioso avvolge la città in una notte carica di tensione. La pioggia cade incessante, battendo sui vetri delle finestre e sulle lamiere dei tetti, mentre una sirena squarcia il silenzio con il suo urlo disperato. Un’ambulanza corre a tutta velocità tra le strade allagate: dentro, il corpo immobile di un uomo lotta tra la vita e la morte. È Tolga, colpito da una furia cieca, tradito da chi meno si aspettava. L’atmosfera è tesa, i paramedici si scambiano sguardi preoccupati: il tempo sta per scadere.
Tutto ha avuto inizio qualche ora prima, quando la tensione in casa Oltan è esplosa in modo irreversibile. Dopo settimane di bugie, segreti e confessioni strazianti, Seline ha scoperto che Serra, la sorella in cui aveva sempre creduto, non solo ha avuto una relazione con Tolga, ma è incinta di lui. Tradimento su tradimento, dolore su dolore. La realtà diventa insopportabile per Seline, che crolla emotivamente e cede alla rabbia. Accecata, entra nell’ufficio del marito durante una riunione, lo affronta davanti a tutti e, in un gesto disperato, estrae una pistola e fa fuoco.
Il sangue schizza ovunque, i colleghi urlano, la scena è surreale. Tolga si accascia a terra, gravemente ferito. Seline tenta di rivolgere l’arma verso sé stessa, ma il caricatore è ormai vuoto. L’ambulanza arriva pochi minuti dopo, ma ogni secondo sembra eterno. Il cuore di Tolga batte ancora, ma sempre più piano. Le speranze sono appese a un filo.
Nel tragitto verso l’ospedale, i flashback si susseguono come lampi nella mente di Tolga. Ricordi del padre Oltan che anni prima si era gettato davanti a lui per salvarlo da un attentato. Immagini della sua infanzia, dell’amore impossibile con Ailum, della notte in cui tutto è cambiato. Le sue ultime forze sembrano aggrapparsi a quei momenti, come se il corpo cercasse un motivo per resistere.
All’ospedale, la situazione è critica. I medici dichiarano che solo un trapianto di rene può salvarlo. È una corsa contro il tempo. Tutti vengono testati, ma solo Ailum risulta compatibile. La notizia sconvolge tutti: Ailum, sposata con un altro uomo, non esita un attimo a offrire il suo rene, spinta dall’amore che non ha mai smesso di provare… e da un segreto inconfessato. Il bambino che ha cresciuto con Beram è in realtà figlio di Tolga, anche se lui ancora non lo sa.
Il trapianto viene organizzato in fretta, mentre fuori la pioggia continua a cadere come se volesse cancellare ogni traccia del passato. Seline, intanto, viene arrestata. Durante l’interrogatorio non cerca scuse. Racconta tutto: il tradimento, la perdita del figlio, la solitudine, la disperazione. Chiede solo di essere lasciata sola. Viene affidata agli psichiatri del penitenziario, devastata dentro e fuori.
Nel frattempo, Serra continua la gravidanza. Le minacce di Oltan non la fermano. Ma i suoi intenti non sono puri: ciò che Serra vuole è potere. Usa la gravidanza come leva per ricattare Oltan, forse persino Tolga, se sopravviverà. Le sue vere intenzioni restano oscure: è una donna spezzata dal passato o una calcolatrice senza scrupoli?
Dopo ore interminabili in sala operatoria, il cuore di Tolga riprende a battere con forza. È vivo. Ma al suo risveglio, nulla sarà più come prima. Seline è in carcere, Serra è sparita, e Ailum – la donna che lo ha salvato – è legata a un altro uomo… ma anche a un figlio che è suo.
La pioggia, ormai cessata, lascia una scia di fango e verità. L’ambulanza ha portato Tolga via da una morte certa, ma il suo ritorno alla vita sarà un viaggio altrettanto difficile. Tutti hanno perso qualcosa. Alcuni hanno perso tutto.
E mentre il sole inizia lentamente a spuntare, una domanda rimane sospesa nell’aria: riusciranno a salvare Tolga davvero, non solo nel corpo… ma anche nell’anima?